approfondimento di Eufranio Massi per Generazione Vincente
“Personalmente credo che “l’impatto con l’utenza” che si rivolge ad un sito della Pubblica Amministrazione debba essere il più semplice e chiaro possibile: in questa logica, l’utilizzazione di una modulistica uniforme in tutte le articolazioni nella quale la stessa si compone, appare, senz’altro, un fatto positivo e bene ha fatto il Ministero del Lavoro ad operare in tal senso, superando una disarticolazione evidente tra le varie strutture centrali e periferiche. Ci è avvenuto dopo la nuova configurazione del sito istituzionale che, nella sezione dedicata alla modulistica, ha raggruppato tutte le possibili richieste che i cittadini possono avanzare all’Amministrazione in ragione delle materie trattate.
Da un punto di vista grafico è stato “stilizzato” il logo attraverso un ML (che sta per Ministero del Lavoro) con i colori della nostra bandiera ed è stato inserito, su ogni modello, il richiamo che “il modulo deve essere obbligatoriamente compilato in modalità digitale cliccando sugli appositi spazi e successivamente inviato all’indirizzo di posta elettronica o PEC dell’ufficio competente”.
Tutto bello e chiaro ma, detto questo, ritengo opportuno verificare, limitando l’esame ai moduli che hanno un maggior impatto per l’utenza che si rivolge alle Direzioni territoriali del Lavoro, se si è trattato soltanto di una “mano di vernice” intervenendo su vecchi moduli con un mero aggiornamento grafico. Infatti, ritengo che lo scopo dell’operazione debba essere quello di fornire modelli e chiarimenti in linea con il dettato normativo e, soprattutto, quello di rendere facilmente utilizzabili gli stessi in un’ottica di semplificazione che il Legislatore ripete, da anni, ad ogni “pie’ sospinto”….continua la lettura“
Source: Dottrina del Lavoro