Con sentenza n. 21065 dell’11 settembre 2017, la Corte di Cassazione ha affermato che il risarcimento per violazione dell’art. 36 del decreto legislativo n. 165/2001 sul pubblico impiego, è dovuto anche se il contratto è stato stipulato verbalmente.
I giudici della Suprema Corte hanno spiegato che l’indennità risarcitoria scaturisce dalla prestazione resa in violazione di una norme di legge e non dalla mancata conversione del contratto a tempo determinato, non possibile nel settore pubblico a causa dei vincoli costituzionali.
Source: Dottrina del Lavoro