approfondimento di Eufranio Massi – esperto di diritto del Lavoro
Estratto dal n. 16/2023 di Diritto & Pratica del Lavoro (Settimanale IPSOA)
Vuoi abbonarti a Diritto & Pratica del Lavoro? Solo per i lettori del sito c’è uno sconto del 10%, basta inserire questo Codice Sconto: DPL10 – Scarica un numero omaggio
“Gli incentivi per l’occupazione, previsti dalla legislazione italiana si arricchiscono, ogni anno, di nuovi strumenti a disposizione dei datori di lavoro finalizzati a favorire l’occupazione: essi, tuttavia, presentano una serie di condizioni operative che ne rendono difficoltosa l’attuazione la quale, sovente, non è immediata ma rimandata all’autorizzazione preventiva degli Organismi comunitari.
I benefici per le assunzioni si caratterizzano, in gran parte, per il fatto che si realizzano attraverso sgravi contributivi (è minore il ricorso a quelli fiscali) mentre, appare residuale, il beneficio legato alla c.d. “contribuzione propria”, accompagnata da agevolazioni di natura economica e normativa. È quest’ultimo, ad esempio, il caso dell’apprendistato professionalizzante ove la “contribuzione di favore”, ben inferiore a quella ordinaria, fa sì che non si debba attendere alcuna autorizzazione comunitaria o di una Autorità amministrativa per poter fruire del beneficio che non viene, per nulla, “ancorato” al possesso dei requisiti scaturenti dall’art. 1, comma 1175, della legge n. 209/2006 e dall’art. 31 del D.Lgs. n. 150/2015.
Ma, andiamo con ordine iniziando dall’apprendistato professionalizzante. .…” Leggi l’articolo
Source: Dottrina del Lavoro