approfondimento di Eufranio Massi
Il Ministero del Lavoro, negli ultimi anni, non ha certo brillato per risposte ad interpelli in materia di lavoro pur in presenza di normative abbastanza complesse (basti pensare anche alle ultime disposizioni contenute nel D.L. n. 48/2023 in materia di contratti a tempo determinato – e non solo – ove, a distanza di mesi dalla introduzione di rilevanti novità non si è avuto un minimo di chiarimenti amministrativi): ora, a quasi un anno dalla pubblicazione dell’ultimo interpello ,viene reso noto il n. 1 del 2023 che tratta la materia dei diritti sindacali dei lavoratori somministrati.
Mettendo da parte qualsiasi riflessione sulla utilità di tale istituto previsto dall’art. 9 del D.L.vo n. 124/2004, ritengo opportuno entrare nel merito della richiesta avanzata dall’UGL del settore agroalimentare che, nella propria istanza, aveva chiesto di conoscere se per l’esercizio ed il rispetto dei diritti sindacali dei lavoratori somministrati si dovesse far riferimento al CCNL che regola i rapporti tra gli stessi e le Agenzie per il Lavoro oppure a quello delle imprese utilizzatrici.
Source: Dottrina del Lavoro