L’INPS ha pubblicato, in data 21 marzo 2024, i dati di dicembre 2023 dell’Osservatorio sul precariato.
Le assunzioni nel settore privato nel corso del 2023 sono state complessivamente 8.174.923, sostanzialmente stabili rispetto allo stesso periodo del 2022 (+0,3%).
LA DINAMICA DEI FLUSSI
In flessione, rispetto al 2022, risultano le assunzioni di contratti in somministrazione (-6%), in apprendistato (-5%) e a tempo indeterminato (-3%); tutte le altre tipologie registrano una leggera crescita: lavoro intermittente +5%, tempo determinato +3% e stagionali +1%.
Le trasformazioni da tempo determinato nel corso del 2023 sono risultate 788.397, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2022 (+4%). Contemporaneamente le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo sono risultate 97.774, in flessione rispetto al corrispondente periodo del 2022 (-15%).
Le cessazioni sono state 7.651.979, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-1%). Concorrono a questo risultato i contratti in somministrazione (-7%), a tempo indeterminato (-5%) e i contratti in apprendistato (-4%). In controtendenza, invece, i contratti stagionali (+1%), i contratti a tempo determinato (+2%) e quelli di lavoro intermittente (+5%).
IL LAVORO OCCASIONALE
La consistenza dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO) a dicembre 2023 si attesta a 18.230 unità, in aumento del 24% rispetto allo stesso mese del 2022; l’importo medio mensile lordo della remunerazione effettiva risulta pari a 300 euro.
A dicembre 2023 i lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF) risultano 10.947, in aumento del 9% rispetto a dicembre 2022; l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 161 euro.
Fonte: INPS
Source: Dottrina del Lavoro