L’INPS ha pubblicato, in data 29 ottobre 2024, l’Osservatorio sulle ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni con i dati di settembre 2024.
A settembre sono state autorizzate in totale 44,9 milioni di ore, in crescita rispetto a settembre 2023, quando le ore autorizzate erano 37,8 milioni. Questo aumento riflette l’utilizzo degli ammortizzatori sociali per proteggere settori che stanno affrontando una fase di difficoltà economica.
Le ore di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria autorizzate sono state 30,7 milioni, in crescita sia rispetto al mese precedente (17,4 milioni di ore), sia rispetto a settembre 2023 (19 milioni di ore). A incidere di più su questo andamento sono stati i settori metalmeccanico e il settore tessile. Gli interventi di CIG ordinaria consentono di mantenere la continuità occupazionale e di preservare le competenze professionali dei lavoratori.
Il numero di ore di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria è stato pari a 13 milioni (di cui 9,5 per solidarietà), in aumento rispetto al mese precedente (6,4 milioni di ore, di cui 3,8 per solidarietà) ma in diminuzione come tendenziale rispetto a settembre 2023 (18 milioni di ore autorizzate, di cui 5,6 milioni per solidarietà). Gli interventi straordinari favoriscono processi di riorganizzazione volti a rafforzare la competitività delle imprese.
Gli interventi di Cassa Integrazione Guadagni in Deroga autorizzati a settembre 2024 sono pari a 12,7mila ore. Questo dato conferma la limitata necessità di ricorrere a misure straordinarie, segno di una stabilità nei settori più sensibili.
Il numero di ore autorizzate nei Fondi di solidarietà è pari a 1,3 milioni, in crescita sia rispetto al mese precedente (0,5 milioni di ore), sia rispetto a settembre 2023 (0,6 milioni di ore). In questo caso poche grandi aziende dei settori degli intermediari e delle attività varie hanno maggiormente inciso sull’andamento di settembre 2024.
Sotto il milione (935mila per l’esattezza) il numero di beneficiari di NASpI a maggio 2024, con una variazione congiunturale di -7,4%. Più modesta la variazione tendenziale, -4% rispetto al dato dello stesso mese dell’anno precedente.
Fonte: INPS
Source: Dottrina del Lavoro