
Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 118 del 13 marzo 2025, ha approvato, in esame preliminare, un disegno di legge che introduce disposizioni in materia di sviluppo della carriera dirigenziale e della valutazione della performance del personale dirigenziale e non dirigenziale delle pubbliche amministrazioni.
Il testo introduce nuovi strumenti per migliorare la performance individuale e organizzativa delle pubbliche amministrazioni e collegare, a questo nuovo sistema di valutazione, nuove prospettive di crescita e di progressione di carriera, anche al fine di attrarre le nuove generazioni.
Le norme seguono quindi due linee direttrici principali, di seguito esposte sinteticamente.
1. Riforma del sistema di valutazione
Si introducono misure finalizzate a: aumentare l’efficacia e l’utilità dei sistemi per la valutazione della performance individuale dei dirigenti, ponendo al centro del processo di valutazione la leadership, quale leva abilitante per il funzionamento delle organizzazioni; promuovere il ruolo della formazione nella valutazione individuale del personale dirigenziale e non dirigenziale; superare la semplice valutazione gerarchica e unidirezionale, mediante sistemi di valutazione della performance che prevedono la progressiva partecipazione di una pluralità di soggetti, interni o esterni all’organizzazione.
2. Riforma dello sviluppo di carriera
Si modifica l’ordinamento del lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione, con particolare attenzione ai profili dell’accesso ai ruoli della dirigenza, sia di seconda che di prima fascia, introducendo la possibilità di accesso a tali qualifiche mediante lo “sviluppo di carriera”, secondo specifici requisiti di precedente permanenza nel ruolo e attraverso procedure trasparenti.
Fonte: sito Governo
Source: Dottrina del Lavoro