approfondimento di Roberto Camera* – in collaborazione con IPSOA Quotidiano
“Con la reintroduzione delle dimissioni per fatti concludenti, il DDL Lavoro, collegato alla legge di Bilancio 2025, offre la possibilità al datore di lavoro, in caso di assenza ingiustificata del lavoratore, di chiudere il rapporto di lavoro imputando a quest’ultimo la volontà di recesso. L’obiettivo della disposizione è di porre rimedio alla prassi dell’allontanamento volontario del lavoratore, al fine di essere licenziato per acquisire il diritto alla NASpI: comportamento che ha comportato un costo per le aziende e per lo Stato. Come funziona la procedura? Come individuare la durata massima dell’assenza ingiustificata? Ci sono ancora criticità? ….”
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* Le considerazioni sono frutto esclusivo del pensiero dell’autore e non hanno carattere in alcun modo impegnativo per l’Amministrazione di appartenenza.
Source: Dottrina del Lavoro