approfondimento di Maria Rosa Gheido e Alfredo Casotti – Consulenti del lavoro
Estratto dal n. 45/2016 di Diritto & Pratica del Lavoro (Settimanale IPSOA)
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“Nel Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2016 è stato approvato il D.Lgs. n. 185 recante disposizioni integrative e correttive dei Decreti legislativi nn. 81, 148, 149, 150 e 151 del 2015, pubblicato nella G.U. del 7 ottobre 2016 con data 24 settembre 2016. Fra le nuove disposizioni, particolare interesse fra gli operatori ha destato l’introduzione dell’obbligo di comunicazione preventiva per l’utilizzo dei voucher o buoni-lavoro assegnati ai prestatori di lavoro accessorio. La misura cerca di porre rimedio ad un uso distorto di questa tipologia lavorativa, alla luce, anche, dei numeri evidenziati dalla ricerca sul lavoro accessorio presentata dall’Inps:
“Nel 2015 sono stati venduti 115 milioni di voucher: ancora nel 2010 erano meno di 10 milioni.
Una volta riscossi daranno luogo a circa 860 milioni di compensi ai lavoratori (pari a circa 45.000 stipendi netti anni/uomo) e a circa 150 milioni di contributi a fini previdenziali. Il numero di voucher riscossi da lavoratori che hanno prestato attività di lavoro accessorio concluso nel 2015 è pari a quasi 88 milioni. Occorre aver chiaro che questo importo non rappresenta il riscosso dei voucher venduti nel 2015: infatti quest’ultimi sono utilizzati per attività svolte in parte nello stesso anno, in parte successivamente. Simmetricamente, l’importo degli 88 milioni di voucher riscossi per attività concluse nel 2015 è relativo a voucher venduti in parte nello stesso anno in parte in precedenza. I committenti dei prestatori di lavoro accessorio che hanno svolto attività nel 2015 risultano 473.000; i prestatori coinvolti risultano 1,380 ml. e le posizioni lavorative 1,730 ml. (ciò dipende dal fatto che un lavoratore può aver prestato lavoro occasionale per più di un committente). Qualsiasi variabile si consideri – prestatori di lavoro occasionale, committenti, voucher venduti, voucher riscossi, posizioni di lavoro – la crescita risulta continua in tutti gli anni e particolarmente intensa, in termini assoluti, nel periodo più recente”…..continua la lettura“
Source: Dottrina del Lavoro