Con sentenza n. 5776 del 23 marzo 2016, la Corte di Cassazione ha affermato la legittimità del licenziamento per giusta causa comminata dal datore di lavoro nei confronti del lavoratore che, una volta ricevuta l’ennesima sanzione disciplinare, si rivolge all’amministratore dell’azienda con espressioni dal tono minaccioso e dal contenuto scortese.
I giudici della Suprema Corte hanno evidenziato come il nervosismo scaturito dalla ricezione della sanzione disciplinare, non può giustificare la condotta irriverente nei confronti del proprio datore di lavoro.
Source: Dottrina del Lavoro